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Conoscere Grone

La storia

Piccolo grande Grone. Per territorio occupa il terzo posto nei centri della Val Cavallina si trova sul dorsale sinistro della vallata. Adagiato su uno dei terrazzi scavati nelle varie epoche glaciali dalla pioggia e dall'erosione. La parte più antica del paese si sviluppa sulla strada sinistra del Cherio ed è qui che sono dislocate, a mezza costa, le tre torri di Grone. La prima scendendo, è la più alta e la meglio conservata. Quella centrale conserva una volta a botte sul pianterreno. La terza è imponente, fa pensare ai resti di un antico castello. Forse una quarta, forse addirittura un castello, era presente sullo sperone dove sorge oggi la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Nascente. Nell'aprile del 1924 qui, infatti, venne alla luce un muro robustissimo. Tante e sparse frazioni s'incrociano salendo verso i colli di San Fermo (a 1100 metri) e al monte Ballerino (metri 1275). Il percorso rappresenta un'interessante escursione attraverso un ambiente naturale ricco di boschi, di distese di prati e di impareggiabili scorci panoramici lungo l'intera vallata. I colli di San Fermo hanno avuto un notevole sviluppo turistico, grazie alla splendida posizione, tra la Val Cavallina, e la Valli di Adrara e Calepio. Gli abitanti di Grone estraevano e lavoravano le pietre coti fino alla seconda guerra mondiale, ma il paese possiede anche un calcare purissimo che forniva la materia prima a una delle maggiori industrie di calce (la Salcap). Al monte di Grone c'era la chiesetta campestre dedicata a S. Antonio. Risale al 1535 ma allora era senza tetto. Nel 1702 venne costruita qui la chiesa che divenne parrocchia indipendente nel 1921.

Altezza s.l.m.

Il comune di Grone si trova a 387 metri sul livello del mare.

Mercato:

Solo estivo di domenica ai colli di San Fermo.

Festa Patronale:

8 settembre S. Maria Nascente.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17 maggio 2022